Stamattina avevo ritrovato un minimo di fiducia nelle persone, nella vita.
Ieri la mia titolare mi ha chiesto se oggi potevo fare la mattina.
"Strano - penso - la mattina non risponde mai nessuno."
Ok.
Questa mattina mi sveglio, mi lavo, mi preparo, esco e, in ascensore, incontro una coppia di vecchietti che abitano nel mio palazzo. Mi conoscono da quando sono piccola.
Lei: "Al lavoro?"
Io: "Eh, già :)"
Lei: "Ehh...ci tocca :)"
Io: "Ehh, lo so ^^"
*silenzio*
Lui, rivolto verso di lei, indicando me con le chiavi: "Ma lei ha sempre lavorato, mi ricordo."
Io: "O_O ... S-sì, è vero ^^'' lo sapete più voi che i miei genitori :D"
Lui: "Massì, mi ricordo che quando andavi a scuola lavoravi pure!"
Avrei voluto abbracciarlo forte.
Lei: "Sì, è vero...sei proprio una brava ragazza, Robertì :')"
Anche lei. Forte forte.
Imbarazzata, li ringrazio ed usciamo dall'ascensore.
La coppia incontra un'altra vecchietta che abita nel palazzo.
Altra vecchietta, rivolta alla precedente: "Tesorooo! Cheffai di bello? :D"
E lei (la precedente vecchietta) risponde in una maniera che non mi sarei MAI aspettata: "FACCIO UNA PASSEGGIATA CON LO SPOSO."
...
LO SPOSO!
A 70 ANNI LO CHIAMA ANCORA COSÌ!
Appena sentita la risposta (stavo già camminando verso la macchina), mi fermo, sorrido, penso che la giornata sarà splendida, ritrovo la fiducia nella vita (sì, mi bastano le piccole cose) e vado a lavoro.
Faccio colazione al bar di fronte all'ufficio.
Arriva la collega, offro la colazione anche a lei.
Inizio a lavorare, faccio due telefonate, arriva la titolare.
Titolare: "Buongiorno! Roberta, andiamo a prendere un caffè?"
In tre mesi, non è MAI successa una cosa del genere.
*brutti presentimenti*
Io: "O_O D'accordo ò.O"
Uscendo, sussurro alla collega: "Ho paura."
C'incamminiamo verso il bar.
Io: "Per caso mi devi parlare?"
Titolare: "E che non l'avevi capito? :D"
Io: "L'ho capito ora."
*silenzio*
Entriamo nel bar.
Titolare, alla barista: "Un succo e...tu che prendi? :D" (vi giuro, rideva a 36 denti.)
Io: "Caffè lungo."
Barista: "E macchiato, giusto? :D"
Io: "E macchiato, sì."
Titolare: "Vieni, siediti."
Ci sediamo.
Io: "Dimmi."
Titolare: "Che giorno è oggi? :D" (ad ogni frase metto una faccina, così capite il FASTIDIO che ho provato.)
Io: "Ventu-ventidue ottobre?"
Titolare: "Ehh grazie! :D No! È il tuo ultimo giorno di lavoro!"
Io: "Ah. Il contratto non era fino al 30?"
Titolare: "Nono, 3 mesi, fino al 22."
Io: "Ah."
Titolare: "Già...solo che...purtroppo non posso rinnovartelo :)"
Io: "Oh. Perché?" (in realtà pensavo: MA CHE DIO TI RIDI?)
Titolare: "Perché a te NON piace questo lavoro."
Io: "...Come prego? ò.O"
Titolare: "Cioè, non fraintendermi! :D Tu sei molto brava! :D Ti ritengo una persona davvero intelligente e valida. Anche più della norma. ;) Sei brava, impari in fretta, la telefonata la fai bene e sai rispondere bene alle domande che la gente ti fa. Sai usare molto bene il computer e m'hai insegnato parecchie cose ;D ... Solo che..."
Io: "..."
Titolare: "Non ti piace il lavoro."
Io: "Ma chessignifica, scusa?!"
Titolare: "Che tu vieni a lavorare solo perché DEVI."
Io: "M-ma...ho fatto qualcosa di sbagliato? ò.O"
Titolare: "NO! NO! ANZI! Te l'ho detto, sei brava! Solo che dovresti cercare un lavoro che ti piaccia!"
Io: "Sì, ma. Checc'entra?"
Titolare: "Eh, che lo vedo che non affronti questo lavoro CON ENTUSIASMO."
Io: "Non ho capito, dovrei mettermi a ballare mentre telefono?"
Titolare: "Ma no :D solo che...cioè, la mia intenzione era rinnovarti il contratto e assumerti. Però...non posso. Devi capire che a 25 anni sei già vecchia, lavorativamente parlando! Quindi devi darti da fare e trovare qualcosa che ti piaccia davvero!"
A questo punto smetto di parlare e inizio solo ad annuire.
Titolare: "Io, quand'ero giovane, sono andata a Milano. È vero, ero laureata, ma non avevo mai lavorato e mai fatto un colloquio! Poi, ne ho fatti 6-7 e il lavoro me lo sono dovuto scegliere! Quindi è questo che devi fare tu! Non puoi, a 25 anni, stare ancora appresso ai call center e tirocini da 400 euro al mese! Eh! :D"
Io: "Questo trovo. E io DEVO lavorare. Punto. I contratti li fate VOI titolari. Quindi non è che posso scegliermi quello che preferisco."
Titolare: "Sììì, peròòò...*altre cazzate sulla vita, consigli idioti, sorrisi finti, etc, etc, etc*"
Questa farsa dura tipo un quarto d'ora, venti minuti.
Mi fa firmare il documento che attesta che ho finito il tirocinio.
Ci rincamminiamo verso l'ufficio.
Titolare: "Beh, comunque ora puoi prendere le tue cose e andartene, questa giornata te l'abbuono! :D"
Io: "..."
Entro, prendo il giubbino, l'agenda, la borsa, saluto la collega e faccio per uscire.
Entra mio padre in ufficio. (altra cosa che, in 3 mesi, non è mai successa.)
Io: "Pà? ò.O Che ci fai qua?"
Papà: "Sono venuto a salutare! :D"
Io: "Che tempismo, io me ne stavo giustappunto andando! :)"
Papà: "Ah? :o Ok, allora t'aspetto fuori."
Saluto la titolare, lei mi da' la mano e due baci sulle guance e mi dice: "Ci sentiamo per telefono, eh!"
Io: "Seh."
Esco dall'ufficio, vado dritta verso la macchina di mio padre, salgo, scoppio in lacrime.
Papà: "M-ma...che succede? :\"
Racconto.
Papà: "Ehh, ma tu ti devi dare da fare! Bla bla blah."
Altri consigli del cazzo sulla vita, il lavoro, la madonna puttana, etc.
Torno a casa.
Racconto a mia madre, con le lacrime agli occhi.
Madre: "Ehh, vabbè, ma si sapeva, dai! Comunque *altri bla bla blah del cazzo*"
Mentre parla, mi giro e vado in camera mia.
Sbatto la porta.
Mi chiudo a chiave.
Accendo lo schermo del Mac.